Holger Czukay & the CAN
hIstory:
Prima ancora che i Can riuscissero a produrre un disco, il loro guru elettronico, Holger Czukay, aveva dato alle stampe un'opera fortemente sperimentale, Canaxis, destinata a rimanere negli annali della musica popolare elettronica.
Nato nel 1938, Czukay si era laureato in composizione e aveva frequentato i corsi d'avanguardia di Darmstadt, fra cui quelli di Karlheinz Stockhausen. Nel 1968 diede vita ai Can con Michael Karoli, Irmin Schmidt e Jaki Liebezeit.
Con i CAN (ufficialmente nei panni del
bassista, ma in realtà responsabile di gran parte degli
arrangiamenti elettronici) avrebbe registrato alcuni dei dischi
più sperimentali della musica rock degli anni '70.
Il disco che aveva registrato nell'estate del 1968 a Cologne,
manipolando elettronicamente i suoni tutto da solo, contiene due
suite, una per facciata.
Boat-Woman Song è ricavata dà un canto tradizionale vietnamita,
preso pari pari, a cui Czuckay sovrappone un flusso elettronico
alieno: poco a poco l'armonia degrada e sfocia in un coro
distorto di lamenti senza identità. Anche Canaxis
si svolge attorno a un canto folk, ma qui la deformazione è
immediata e radicale: la voce originale viene moltiplicata e
rallentata, proiettata contro decine di specchi sonori posti ad
angolazioni diverse; quel grumo organico e il sibilo elettronico
di sottofondo vengono dilatati a dismisura fino a diventare
un'immagine statica e sfocata che vibra all'infinito. La
derivazione dal Gesange der Junglinge di Stockhausen è palese.
Czukay si estrania poco a poco dai Can. Collabora ai Cluster come una sorta di consulente tecnico, ma sostanzialmente restò inattivo per qualche anno.
Sull'ala della riscoperta del lavoro dei Can,
Czuckay riesce soltanto dieci anni dopo a pubblicare Movies, la
collezione di registrazioni casalinghe che di fatto inventa
l'"etno-tecno-dance" della new wave con brani come
Persian Love.
Quell'umore espressionista applicato al funk cerebrale delle
discoteche per intellettuali origina diversi lavori in
collaborazione con Jah Wobble e Jaki Liebezeit,
dall'"acoustic sound- painting" di On The Way
To The Peak Of Normal agli sketch surreali di Der
Osten Ist Rot, che usa i collage di nastri per costruire
un cabaret brechtiano del Duemila.
Dopo l'incontro con David
Sylvian matura la vocazione per la world-music
elettronica e nasce Rome Remains Rome, con Hey
Baba Reebop (uno swing da big band detonato
dall'elettronica).
Un posto di riguardo nella sua discografia occupano anche le due
collaborazioni con David Sylvian, Plight And Premonition
e Flux + Mutability, comprendenti ciascuna due lunghe
suite pretenziose.
Ancora una volta Czukay, ispirandosi ai
Can, a Stockhausen e a Klaus Schulze, vi esplora il rapporto fra suoni acustici e
suoni sintetici, l'ossessione della sua carriera.
Almeno Plight è degna dei trascorsi di Czukay:
il brano fa perno su un imponente, staticissimo ronzio cosmico
delle tastiere che dura dall'inizio alla fine, sul quale si
levano improvvise folate di violini, "gocce"
elettroniche riverberate alla Meddle dei Pink Floyd, gorgheggi di
flauto, e così via; la nebulosa si popola di suoni che rivolgono
all'infinito, che cambiano e sfumano lentamente, di sibili e
rombi rallentati in un languore esasperante; flussi liberi di
accordi; lunghi e riverberati accordi siderali dell'organo; note
di pianoforte ancor più lente, stanchissime; un rintocco
"ecclesiastico" dell'organo sembra risvegliare
l'armonia, ma è soltanto un'illusione.
Ancor più minimale è Flux, per percussioni leggere, languide onde di elettronica, versi da giungla del corno e sparuti accordi di chitarra, tutto profuso a casaccio e lasciato fluttuare amorfo, senza peso, impalpabile.
Più misticamente new age Mutability,
suonata soltanto da Sylvian (tastiere e
chitarre) e Liebezeit (flauto), un
"continuum" sonoro più organico, a un pelo dalla
salmodia zen di Kitaro. Tutti brani che hanno come referente
primario la trance, la meditazione, la trascendenza.
Premonition (forse parto di Sylvian più che di Czukay) è molto
meno riuscita: gli eventi che la compongono sono intanto più
banali (percussioni, voci trovate, accordi di pianoforte, strati
di sintetizzatori, dissonanze) e poi più disgregati; non
riescono afondersi in un flusso unico.
A Big, Bright, Colourful World e A New Beginning Is In The Offing sono ancor più influenzate dal genio teutonico di Czukay (oltre a Liebezeit vi suonano anche Michael Karoli, il terzo Can, e Mark Stockhausen, figlio del compositore).
Czuckay è forse il massimo teorico dell'elettro-acustica tedesca, benché nelle sue opere soliste sia raramente riuscito a trasformare le sue idee in vera arte. Se il suo merito più grande è stato probabilmente quello di aver testardamente voluto mescolare avanguardia classica e musica rock, elevando il secondo a musica "seria", l'illuminazione più geniale è stata senz'altro quella della world music, di cui può dirsi precursore e primo teorico.
DISCOGRAFIA:
Canaxis 5 (Spoon,
1969) con Rolf Dammers
Movies (Electrola, 1979)
Czukay, Wobble & Liebezeit (EMI, 1981)
Czukay, Wobble & Liebezeit: Full Circle
(Ariola, 1981)
Czukay, Wobble & The Edge: Snake Charmer
(Island, 1983)
On The Way To The Peak Of Normal (Electrola,
1982)
Der Osten Ist Rot (Virgin, 1984)
Rome Remains Rome (Virgin, 1986)
Plight And Premonition (Virgin, 1988) con David
Sylvian
Flux And Mutability (Virgin, 1989) con David
Sylvian
links:
Can - The unofficial web page.
Chad's Can Page - Cover scans and upcoming info on the rock band to end all Kraut.
Holger Czukay - A personal site of music and its connected medias. Essays about Czukay and Can. News about Czukay, Can and collaborating artists.
Perfect Sound Forever: Can - Includes a tribute to this great band, an interview with Holger Czukay and Holger's own history of the band.